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Gli errori più frequenti responsabili della crisi di uno studio dentistico

Gli errori più frequenti responsabili della crisi di uno studio dentistico

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Sbagliare è umano.

Viviamo relazioni storte, facciamo investimenti rovinosi, programmiamo viaggi imperfetti.

E le conseguenze sono più o meno riassorbili a denti stretti.

Poi ci sono errori madornali che non ammetteremo mai, perché è sempre colpa di:

a)   l’altro

b)   sempre e solo gli altri

c)    la sfortuna

d)   i soldi (e i mercati).

Risultato: la vita va a rotoli ma non lo confessiamo.

In tanti anni di consulenza per studi dentistici, ho raccolto decine e decine di casi, e mi sono accorto che anche la vita di uno studio odontoiatrico quando «va a rotoli» è perché ha commesso più o meno sempre gli stessi errori.

Un grande file ha preso forma nella mia memoria, dove ho archiviato gli errori più grandi con molti “filoni” comuni.

E poiché spesso mi viene rivolta la domanda: “qual è il problema più frequente che riscontri in uno studio dentistico?” ho deciso di condividere con voi i 4 errori che più frequentemente ho riscontrato nello studio dei dentisti.

Cominciamo col fare un distinguo: gli errori in questione si declinano differentemente a seconda che il medico sia o meno di seconda generazione.

Se l’odontoiatra ha un padre dentista, la faccenda è più complessa, perché inevitabilmente avrà ereditato il modello paterno, un po’ come il suo corredo genetico. Scardinare un sistema atavico come un fossile del pleistocene non è facile né per il consulente, né eventualmente per il giovane dottore, perennemente in guerra con il dino-genitore (dino sta per dinosauro, perché anacronistico rispetto al presente, in lotta con i cambiamenti).

Se, invece, non c’è discendenza, il medico ha un approccio diverso – più dinamico -, perché si è costruito da solo, scevro da influenze dinastiche.

Entrambi i casi, comunque, non sono immuni dal commettere sbagli.

Vediamo:

# Credere che i pazienti possano riconoscere la qualità del loro lavoro prima che questo sia finito.

Ragazzi, andiamo! Un paziente non può essere in grado di farlo. L’unica cosa che è capace di riconoscere, quando si siede sulla vostra poltrona, è il dolore che prova una volta che avrete a che fare con la sua bocca!

La qualità è qualcosa che prende forma nel tempo nella mente del cliente, con l’esperienza, con la verifica dei risultati.

(Puoi approfondire anche qui: https://scuolaimpresaodontoiatrica.it/blog/2018/02/06/caro-dentista-se-la-qualita-ti-rende-migliore-degli-altriallora-devi-proprio-leggere-questo/)

## Sentirsi sconfitti per la concorrenza del low cost.

Ormai sappiamo che non possiamo fidarci del prezzo: l’equazione prezzo basso = convenienza, non è sempre corretta.

Non è mica vero che vince chi vende un servizio – specie in ambito sanitario – ad un prezzo inferiore. Anzi, il più delle volte a tariffe troppo basse corrisponde inevitabilmente una qualità infima, e a qualità infima corrispondono danni pesantissimi. E la gente lo sa.

Il low cost incide poco sul VOSTRO segmento di mercato: volete mettervelo in testa? L’errore è focalizzarsi sul prezzo piuttosto che sul posizionamento.

(Puoi approfondire anche: https://scuolaimpresaodontoiatrica.it/blog/2018/04/18/i-comandamenti-di-oliver-sacks-caro-dentista-sai-cosa-vogliono-i-pazienti-da-te/

https://scuolaimpresaodontoiatrica.it/blog/2018/01/23/ma-quanto-sei-caro-scopri-come-far-percepire-il-tuo-vero-valore/)

### Fidelizzazione non significa avere confidenza col paziente

Fidelizzare implica creare un legame prolungato nel tempo con il proprio paziente. Vuol dire impostare una relazione stabile basata su sicurezza e coinvolgimento reciproco. Sta all’intelligenza e alla bravura del dentista e del suo staff il mantenerlo fedele al proprio studio, dandogli quel servizio che lo tenga dentro la sua sfera d’influenza.

Un paziente non sceglierà di restare con voi perché andate a prendere un caffè insieme!

Leggi anche:
https://scuolaimpresaodontoiatrica.it/blog/2017/10/17/il-segreto-di-pulcinella-per-conquistare-il-cliente/

#### Assumere personale non qualificato

Il personale che lavora nello studio è l’asset di valore più importante per il dentista.

Senza personale motivato, adeguatamente formato e ben coordinato non si va da nessuna parte.

Il più delle volte i dentisti assumono segretarie improvvisate, segnalate da qualcuno, e non adeguatamente formate. Questa scelta rivela ben presto le sue falle, e dà il via ad un continuo turn over deleterio per il funzionamento dello studio.

I risultati del nostro lavoro dipendono in grandissima parte dalla perfetta sincronia di tutti i meccanismi, dalla puntualità dei processi coinvolti e dalla armonia fra le persone che vi giocano un ruolo.

Leggi anche:
https://scuolaimpresaodontoiatrica.it/blog/2017/08/01/5-regole-doro-per-scegliere-la-risorsa-giusta-in-front-office/

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