Home Branding Il tuo cognome è solo un cognome o è un brand?
Il tuo cognome è solo un cognome o è un brand?

Il tuo cognome è solo un cognome o è un brand?

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(Se un libro giallo, una domenica pomeriggio, ti dà lo spunto per ragionare sul fare branding…)

Domenica pomeriggio.

Fuori faceva freddo, la mia casa era stranamente silenziosa.

Ho voluto cedere ad un bellissimo – mi capita raramente di poterlo vivere – luogo comune: domenica + freddo + tè caldo + poltrona + libro. Che meraviglia! Sarà che non capita spesso, ma quando succede, mi ricongiungo col mondo.

Ho scelto un giallo di Alan Bradley, «Flavia De Luce e il cadavere nel camino». È il terzo che leggo di questo autore e di questa saga.

Bradley è famoso, appunto, per essere il creatore di una serie di episodi dove protagonista è un’argutissima adolescente detective (Flavia), esperta dell’indagine scientifica, fanatica di chimica, da fare un baffo al premio Nobel Marie Skłodowska Curie, dotata di un laboratorio attrezzatissimo in cui ama trascorrere le giornate.

L’autore indaga i fatti attraverso lo sguardo disarmante, innocente, provocatorio e ironico di questa ragazzina prodigiosa, dalla simpatia fulminante. Uno spasso, insomma.

Qualche mese fa, avevo appena finito il primo libro della serie e subito cercai il secondo. Poi il terzo. E il quarto.

L’autore mi ha avvinto. E conquistato. Fidelizzato alla sua penna, oserei dire.

È abilissimo: ha creato un personaggio, a cui il lettore finisce per affezionarsi, e così, si è assicurato – con me, almeno! – la vendita dei suoi libri.

Ho riflettuto sul concetto di fidelizzazione.

Su questo rimuginavo ieri, quando ho dovuto abbandonare la poltrona e riporre il libro sul tavolino, proprio mentre Flavia scopriva della caduta nel camino della stanza di Flora di un cadavere mummificato avvolto in una bandiera della Union Jack!

«Rendere fedele e stabile un cliente, rispetto a un certo prodotto o a un esercizio commerciale».

Accade in ogni ambito. In letteratura, come nel marketing.

E, mentre la mia casa si risvegliava dal torpore pomeridiano e io mi lasciavo ormai alle spalle quella piacevole requie domenicale, ho passato in rassegna tante delle mie consulenze per gli studi odontoiatrici e nel computo delle varie – piccole o grandi – storture da correggere, sapete cosa ho trovato?

Una certa negligenza, da parte dei dentisti, nel fare branding del proprio cognome. Che poi coincide con il proprio studio, no?

Come fa branding uno studio odontoiatrico? Sa farlo?

Molti dei miei clienti peccano proprio in questo.

 

Fare branding significa sapersi raccontare. E sapersi raccontare non significa sapersi vendere, ma fare branding, appunto.

 

Ovvero, costruire la propria immagine e comunicare al proprio target cosa puoi fare per lui, che i tuoi competitors non fanno (o non fanno altrettanto bene).

Il tuo brand deve coincidere con te, con il tuo cognome, e riflettere la tua personalità e ciò che vuoi che il cliente percepisca di te.

O almeno così dovrebbe essere. Per vincere la cosa più difficile: la diffidenza iniziale di nuovi potenziali clienti che di te non sanno niente. E per tenerti quelli già acquisiti.

Ti serve saper comunicare. Saper raccontare la tua storia, chi sei, che cosa è il tuo lavoro e ciò che ti rende unico rispetto alla concorrenza.

Definire la propria brand identity è come fare un giro dentro se stessi; un percorso introspettivo che rende consapevoli di cosa siamo e cosa vogliamo, quali sono le nostre inclinazioni naturali, i nostri talenti, cosa ci rende unici, quello che noi abbiamo e gli altri no e metterlo in risalto.

Il tuo paziente deve fidarsi di te!

Io mi sono fidato a tal punto di Bradley, da aver ordinato su Ibs gli altri volumi della saga di Flavia De Luce. Li ho acquistati a occhi chiusi, perché ormai mi ero convinto che lui fosse un giallista eccellente e non avrebbe potuto deludermi.

Vale lo stesso per chi un mese fa ha prenotato l’iPhone X, pur non avendolo avuto tra le mani, perché la Apple ormai è una garanzia.

Questo dovete essere tu e il tuo studio nella mente dei tuoi pazienti.

E questo è quello che la Scuola d’Impresa Odontoiatrica fa per te; ti insegna a raccontare la tua immagine, partendo dall’analisi delle caratteristiche peculiari del tuo ambulatorio.

Come io non vedo l’ora di potermi ritagliare del tempo per tornare al mio giallo, così i tuoi pazienti devono essere felici di esser curati da te!

 

Annibale Ferrante “Se conosci il nemico e te stesso, la tua vittoria è sicura. Se conosci te stesso ma non il nemico, le tue probabilità di vincere e perdere sono uguali. Se non conosci il nemico e nemmeno te stesso, soccomberai in ogni battaglia." [Sun Tzu]

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